sabato 13 novembre 2010

IL MITO • MADEMOISELLE COCO


      
COCO CHANEL

      
LE CAMELIE: Coco ne appuntava ogni giorno una fresca sul bavero della giacca


IL BICOLORE: le ballerine in bianco e nero


IL TAILLEUR IN TWEED: profilo a contrasto, fodera in seta e tasca che non ingoffa


CHANEL N°5: ancora oggi il profumo più venduto al mondo

      

Non tutti sanno che Coco Chanel si chiamava Gabrielle Bonheur Chanel, aveva origini contadine ed era nata a Ponteils, borgo rurale di Auvergne. Il padre venditore ambulante, alla morte della moglie, lascia le figlie in collegio e fugge. Gabrielle ha dodici anni ma una determinazione fuori dal comune. Non ammette mai le disgrazie, preferisce  distorcere la realtà e tramutarla in qualcosa a lei più congeniale. La vita dalle suore la soffoca, sente di poter conquistare il mondo: scappa dal collegio, diventa commessa in una cappelleria, prova il varietà ma senza successo e si lascia corteggiare dal ricco possidente Etienne Balsan. Gabrielle adesso ha 25 anni e scopre la vita lussuosa e frivola della nobiltà, si circonda di dandy, attrici e cocotte. Ma il lusso la stanca, non è fatta per una vita vuota. Per distrarsi inizia a disegnare cappelli, diventa un lavoro. Grazie alle altolocate frequentazioni incontra l'industriale e letterato inglese Boy Capel: il suo grande amore che morirà in un incidente d'auto nel '19. Con il suo aiuto finanziario apre un piccolo atelier al numero 31 di Rue Cambon. Il successo è immediato. Nel '25 lancia il N°5 liberando le donne dall'essenza di rose e gelsomini. Nasce il mito. Segni indelebili del suo stile: la camelia; le catene d'oro al collo e a tracolla per reggere una borsetta in pelle matelassé; le perle, grandi esagerate anche faux; il bicolore per ballerine e cardigan; il tailleur in tweed; il nero per la sera. Perfetto come lei.

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